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23 luglio 2013

La "T-shirt" compie cento anni

Le T-shirt hanno avuto il loro momento di massimo splendore negli anni Cinquanta, indossate al cinema da sex symbol maschili come Marlon Brando, indimenticabile in maglietta mezze maniche nel film del 1951 "Un tram chiamato desiderio".
                                                      
Marlon Brando
O come James Dean in "Gioventù bruciata", che nel 1955 trasformò la maglietta bianca in divisa dei giovani ribelli.

James Dean
La Marina Militare Americana  nel 1913 le studiò in cotone bianco per i suoi marines.
Dalle quelle divise siamo arrivati all’ attuale capo-icona dello streat style e la T-shirt compie cento anni.
Ma non li dimostra affatto, anzi è sempre in testa alle preferenze in tema di abbigliamento tra le nuove generazioni e non solo.
Negli anni Sessanta le T-shirt amate dagli "hippie" erano scolorite in candeggina per creare macchie "psichedeliche".
Poi con la guerra del Vietnam arrivarono le scritte con gli slogan dei pacifisti.

                                                                      
                                                                             

Anche il pubblico femminile le ha sempre apprezzate, anzi, decorate con strass, pietre, traforate, ricamate, plissettate, ma soprattutto stampate con scritte e messaggi di ogni genere.
                                                                                                                                      

La più venduta negli Usa è quella con la scritta I love NY, con il cuore rosso a posto di love.

Oggi le T-shirt sono ancora i capi più acquistati nel mondo : celebrative, politiche, trasformate in gadget, per pubblicizzare concerti o città.

Poi il prezzo, credo influisca moltissimo e anche la praticità.
Jeans e maglietta insomma .. sono un biglietto da visita che non stona affatto ..  a tutte le età, basta saperlo portare con disinvoltura.

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