Jean Giono è l’autore che ha descritto la natura in una lingua sana e spoglia, nato in quella Provenza che è stata sempre la sua fonte primaria d’ispirazione.
Il paesaggio di Giono è un paesaggio naturale tipicamente europeo, dove, la natura incontaminata e selvaggia, lascia spazio a un paesaggio idillico frutto di un momento di armonica interazione tra uomo e natura.
In questo senso, “L’uomo che piantava gli alberi” è forse l’esempio più eloquente.
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L'homme qui plantait des arbres (Montréal) by ginger_starlette |
In cinquanta pagine si esaurisce una vicenda dal sapore autobiografico.
Giono racconta che, in una delle sue frequenti passeggiate solitarie, si imbatte in un pastore, che lungo il cammino gli rivela i motivi del suo ritiro in mezzo alle colline.
Affascinato, Giono non si accontenta e riesce a farsi ospitare per qualche tempo nell’umile dimora del pastore, seguendolo nelle sue giornate e scoprendo che l’uomo non conduce una vita segnata dal declino o dalla rassegnazione ma lavora instancabilmente con un unico obiettivo: piantare quante più ghiande possibile.
Il progetto di riforestazione che il pastore non comunica ma ha in mente e persegue minuziosamente di giorno in giorno, si rivelerà agli occhi increduli di Giono quando, anni dopo, tornato sul posto, si troverà davanti una regione verde tappezzata di boschi di querce, rivoli d’acqua e altre essenze, che in nulla avrebbe potuto ricordargli quella di un tempo, fatta di terra e sterpi.
(dal web)
Nel 1987, Frédéric Back adattò la trama del racconto creandone un cortometraggio.
Eccolo in questo video ..
E’ stato definito il miglior cortometraggio d’animazione.
Ha vinto numerosi premi, fra cui il Premio Oscar per il miglior cortometraggio d'animazione.
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