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9 novembre 2019

E' già passato un anno ..


La lontananza sai è come il vento, che fa dimenticare chi non s'ama è già passato un anno ed è un incendio che, mi brucia l'anima.
Domenico Modugno

9 dicembre 2018

"Storia di una farfalla".

È una bellissima farfalla, una di quelle tutte colorate,
che quando volano sembrano seguire una musica che possono sentire solo loro.
Poi, un giorno, le si spezza un’ala, e nonostante continui a essere la più bella delle farfalle, non riesce più a volare.
Decide di fermarsi sul suo fiore preferito e poco dopo muore”.

“Ogni volta che vedete una farfalla, pensate a me“.




Il tempo non spazzerà via il tuo ricordo.

9 ottobre 2018

"Se mi ami non piangere"

"Se mi ami non piangere"

Se conoscessi il mistero
immenso del Cielo dove ora vivo,
questi orizzonti senza fine,
questa luce che tutto investe e penetra,
non piangeresti se mi ami!

Sono ormai assorbita nell’incanto di Dio
nella sua sconfinata bellezza.

Le cose di un tempo
sono così piccole al confronto!

Mi è rimasto l’amore di te,
una tenerezza dilatata
che tu neppure immagini.

Vivo in una gioia purissima.

Nelle angustie del tempo
pensa a questa casa ove un giorno
saremo riuniti oltre la morte,
dissetati alla fonte inestinguibile
della gioia e dell’amore infinito.

Non piangere
se veramente mi ami!
G. Perico

                                                                           

19 agosto 2018

"Can't Help Falling In Love"

"Can't Help Falling In Love"

                                        "Can't Help Falling In Love"

Wise men say only fools rush in
But I can’t help falling in love with you
Shall I say Would it be a sin?
If I can’t help falling in love with you

Like a river flows surely to the sea
Darling so it goes
Some things are meant to be
Take my hand, take my whole life too
For I can’t help falling in love with you

Like a river flows surely to the sea
Darling so it goes
Some things are meant to be
Take my hand, take my whole life too
For I can’t help falling in love with you


Elvis Presley

2 giugno 2018

"Buon 2 Giugno 2018"

Festa della Repubblica Italiana

Il 2 giugno è la festa di tutti gli italiani, in patria e all’estero.
E' la festa in cui ci stringiamo attorno al tricolore, forte dei valori e degli ideali che ci uniscono.


                                                                      
Saluta il tricolore
Se il tricolore sventola,
salutalo, bambino:
e pensa che la Patria
ricordan quei colori.
La Patria è un bene grande:
e la Patria tua è l’Italia.
Per farla unita e libera
son tanti i suoi Caduti.
Per farla giusta e nobile
può anche un piccolino
con la bontà e lo studio,
dare il suo grande dono.
Per questo il tricolore
tra tutte le bandiere
dei popoli del mondo
con palpito sicuro
sventolerà nel cielo.

(Poesia di L. Veltri)


E' l’occasione per ricordare insieme, con senso civico e responsabilità, tutto ciò che fa parte del nostro passato: errori, successi, conquiste e sconfitte.
Il 2 giugno è un’occasione per riflettere.
E’ il tempo sottratto alla normalità del quotidiano per rimarcare l’importanza e il valore della scelta repubblicana in quanto è sul percorso della parificazione civile,
della concordia e dell’unificazione nazionale che si fonda la democrazia e si sono poste le basi della nostra Costituzione.



… Sono cittadino del mondo, il concetto di Nazione ha nella mia mente dei confini molto labili.
Ma deve pur esserci un motivo perchà io sia nato proprio in questo posto, in questo Paese, tra questa gente e non in un altro punto qualsiasi della Terra.
Ho smesso da tempo di credere al Caso.
Sono cittadino del mondo, e viaggerò, sempre per conoscere più posti possibile, per imparare da più gente possibile, per lasciare una traccia della mia energia ovunque si posi il mio sguardo….
Ma non rinnegherò le mie origini.
La mia Nazione avrà sempre nel mio cuore e nei miei ricordi un angolino privilegiato …
(Anton Vanligt)


Auguri di bun lavoro al nostro Nuovo Governo, insediatosi proprio oggi.


02-06-2018

13 maggio 2018

"Auguri a tutte le mamme" ..

“Come un aquilone senza corda e una farfalla senza ali, mia madre mi ha insegnato a volare con i sogni”
 William H. McMurry III

                                                                           



                                                                              
 
 
Portami a ballare
 
 
 
Portami a ballare
uno di quei balli antichi
che nessuno sa fare più
sciogli i tuoi capelli
lasciali volare
lasciali girare forte
intorno a noi.
Lasciati guardare
lasciati guardare
sei così bella che
non riesco più a parlare
di fronte a quei tuoi occhi
così dolci e così severi
perfino il tempo si è fermato
ad aspettare.
Parlami di te
di quello che facevi
se era proprio questa
la vita che volevi
di come ti vestivi
di come ti pettinavi
se avevo un posto già
in fondo ai tuoi pensieri.
Dai mamma dai
questa sera lasciamo qua
i tuoi problemi e quei discorsi
sulle rughe e sull'età
dai mamma dai
questa sera fuggiamo via

è tanto che non stiamo insieme
e non è certo colpa tua
ma io ti sento sempre accanto
anche quando non ci sono
io ti porto ancora dentro
anche adesso che sono un uomo
e vorrei, vorrei
saperti più felice
sì vorrei, vorrei
dirti molte più cose
ma sai, mamma sai
questa vita mi fa tremare
e sono sempre i sentimenti
i primi a dover pagare
ciao mamma, ciao
domani vado via
ma se ti senti troppo sola
allora ti porto via.
E vorrei, vorrei
saperti più felice
sì vorrei, vorrei
dirti molte più cose.
Portami a ballare
portami a ballare
uno di quei balli antichi
che nessuno sa fare
nessuno sa fare più.

Writer: Luca Barbarossa

12 maggio 2018

"Famiglia" ..



Famiglia .. dove la vita ha inizio e l'amore non finisce mai.

Margarita Sikorskaia

11 maggio 2018

"Grazie perchè..."



Grazie Perche'

Grazie perché
mi eri vicina
ancora prima
di essere mia
e perché vuoi
un uomo amico
non uno scudo
vicino a te.

Grazie che vai
per la tua strada
piena di sassi
come la mia
grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua


Io come te
vivo confusa
favole rosa
non chiedo più
grazie perché
mi hai fatto sentire
che posso anch'io volare
senza di te

Io mi riposo
dentro i tuoi occhi
Io coi tuoi occhi
vedo di più

Grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua


Con te ogni volta
è la prima volta
non ho paura vicino a te

Grazie perché
non siamo soli
non siamo soli

Grazie perché
vivere ancora
non fa paura
solo con te


Grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua
tendo la mano
e tu ci sei !

11 giugno 2017

"Il ritorno"

Carissimo tumore,
in questo anno mi hai insegnato tantissime cose.
Come sei solito fare. Perchè sei il peggiore dei maestri.
Ed il migliore.
Peggiore perchè mi hai chiesto una lezione fondamentale senza spiegarmela prima.
Migliore perchè, una volta che me l'hai spiegata, non si dimentica più.

Mi hai insegnato a non avere paura di piangere e ancora di più a non avere paura di ridere di me e delle follie del mondo e delle persone anche davanti ai loro occhi e ai loro evidenti errori e alle loro piccole cattive meschinità.
Mi hai insegnato a soffrire in una maniera che non credevo possibile, a conoscere me stesso oltre ogni aspettativa, a comprendere il dolore che provavo ed a capire che sarebbe prima o poi passato.
Mi hai insegnato che valore ha un abbraccio, che importanza ha un gesto d'affetto quando non è richiesto, che cosa vuol dire avere un numero di telefono da chiamare per dire che non ce la fai più, che cosa vuol dire tornare a sentire il cuore battere per qualcuno, di nuovo.
Mi hai insegnato che svegliarsi la mattina è una benedizione, che camminare per strada senza svenire per la mancanza di forze è un'esperienza bellissima, che guardare il mondo vivere e sapere che ne fai parte è una gioia indescrivibile, che mangiare un gelato e non vomitare è una piccola grande conquista.
MA hai lasciato graffi, danni, cicatrici, sofferenza, dolore ed effetti collaterali, cose che potrebbero anche non sparire mai più.

Ti sei preso un anno della mia vita, le mie illusioni, le mie speranze, il mio peso, i miei occhi e mi hai dato qualche capello bianco, qualche ruga in più e soprattutto una dannatissima sensibilità che mi fa vedere TUTTO in maniera completamente differente da prima.

Ecco, l'ultimo punto, se proprio potresti riprendertelo indietro mi faresti un piacere. Perchè mi ha già stancato.

Con cordiale disprezzo

(Tratto dal Blog di Barthleby)

Dedicato a te .....

25 dicembre 2016

“Buon Natale 2016”

                                                            

                                                                          
                                                 

18 dicembre 2016

“Aspettando Natale”

                                                        
                                                                            
                                                                              
                                                   

                                                                         
                                                                   

27 novembre 2016

“Verso il Natale”

Verso il Natale. Il Tempo dell'Attesa.
E' iniziato oggi, domenica 27 novembre l’Avvento, il tempo forte dell’Anno liturgico che prepara al Natale.
La Prima Domenica di Avvento apre il nuovo Anno liturgico.
Quattro sono le domeniche di Avvento nel rito romano.
                                                                   

L'origine dell'Avvento

Il termine Avvento deriva dalla parola “venuta”, in latino adventus.
Il vocabolo adventus può tradursi con “presenza”, “arrivo”, “venuta”.
Nel linguaggio del mondo antico era un termine tecnico utilizzato per indicare l’arrivo di un funzionario, la visita del re o dell’imperatore in una provincia.
Ma poteva indicare anche la venuta della divinità, che esce dal suo nascondimento per manifestarsi con potenza, o che viene celebrata presente nel culto.
I cristiani adottarono la parola Avvento per esprimere la loro relazione con Gesù Cristo: Gesù è il Re, entrato in questa povera “provincia” denominata terra per rendere visita a tutti.
Alla festa del suo avvento fa partecipare quanti credono in Lui.
Con la parola adventus si intendeva sostanzialmente dire: Dio è qui, non si è ritirato dal mondo, non ci ha lasciati soli.
Anche se non lo possiamo vedere e toccare come avviene con le realtà sensibili, Egli è qui e viene a visitarci in molteplici modi.
                                                             

Il tempo liturgico dell’Avvento celebra la venuta di Dio nei suoi due momenti: la prima parte del tempo di Avvento invita a risvegliare l’attesa del ritorno glorioso di Cristo.
Poi, avvicinandosi il Natale, la seconda parte dell’Avvento rimanda al mistero dell’Incarnazione e chiama ad accogliere il Verbo fatto uomo per la salvezza di tutti.
Ciò è spiegato nel primo Prefazio di Avvento, ossia la preghiera che “apre” la liturgia eucaristica all’interno della Messa dopo l’Offertorio.
In essa si sottolinea che il Signore «al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana, portò a compimento la promessa antica, e ci aprì la via dell’eterna salvezza».
E poi si aggiunge: «Verrà di nuovo nello splendore della gloria, e ci chiamerà a possedere il regno promesso che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa».

Nella Prima Domenica di Avvento il Vangelo (Matteo 24, 37-44) ha al centro le parole di Cristo: «Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà».
"Avvento è il tempo magnifico che sta tra il gemito delle creature e la venuta di Signore, lunga ora tra le doglie e il parto.                                    
"La Madonna del Parto" -  Piero della Francesca
Tempo per guardare in alto e più lontano, per essere attenti a ciò che sta accadendo."

12 novembre 2016

“Hallelujah”

Leonard Cohen, poeta visionario della musica, ci ha lasciato.
                                                                   

R.I.P.

HALLELUJAH

Now I’ve heard there was a secret chord
That David played, and it pleased the Lord
But you don’t really care for music, do you?
It goes like this
The fourth, the fifth
The minor fall, the major lift
The baffled king composing Hallelujah

Hallelujah (x4)

Your faith was strong but you needed proof
You saw her bathing on the roof
Her beauty and the moonlight overthrew you
She tied you
To a kitchen chair
She broke your throne, and she cut your hair
And from your lips she drew the Hallelujah

Hallelujah (x4)

You say I took the name in vain
I don’t even know the name
But if I did, well really, what’s it to you?
There’s a blaze of light
In every word
It doesn’t matter which you heard
The holy or the broken Hallelujah

Hallelujah (x4)

I did my best, it wasn’t much
I couldn’t feel, so I tried to touch
I’ve told the truth, I didn’t come to fool you
And even though
It all went wrong
I’ll stand before the Lord of Song
With nothing on my tongue but Hallelujah

Hallelujah, Hallelujah…
Leonard Cohen


ALLELUJA

Ho sentito di un accordo segreto
Suonato da David e gradito al Signore
Ma a te della musica non importa poi molto, vero?
Beh, fa così:
La quarta, la quinta
La minore scende, la maggiore sale
Il re perplesso compone l’Alleluja

Alleluja (x4)

La tua fede era salda ma avevi bisogno di una prova
La vedesti fare il bagno dalla terrazza
La sua bellezza e il chiaro di luna ti vinsero
Lei ti legò
Alla sedia della cucina
Ti spaccò il trono, ti rase i capelli
E dalle labbra ti strappò l’Alleluja.

Alleluja (x4)

Dici che ho pronunciato il Nome invano
Ma se non lo conosco nemmeno il Nome
Ma anche se fosse, a te poi cosa importa?
C’è un’esplosione di luce
In ogni parola
E non importa se tu abbia sentito
La sacra o la disperata Alleluja

Alleluja (x4)

Ho fatto del mio meglio, non era granché
Non provavo nulla, così ho provato a toccare
Ho detto il vero, non sono venuto per prenderti in giro
E anche se
è andato tutto storto
Mi ergerò davanti al Dio della Canzone
E dalle mie labbra altro non uscirà che Alleluja

Alleluja…                                                            

5 novembre 2016

“Pumpkin pie”

La pumpkin pie, o torta di zucca, è un tipico dolce statunitense: si tratta di una sorta di crostata con all’interno un ripieno a base di zucca e spezie.

Si prepara tradizionalmente in occasione della Festa del Ringraziamento ma, visto che contiene la zucca, la si può realizzare anche nei giorni che precedono Halloween.
Un altro modo creativo, e decisamente invitante, per riciclare la polpa che avanza dalle nostre Jack O’Lantern intagliate.
                                                                  

Ingredienti:

Per l’impasto:
250 gr di farina
125 gr di burro
100 gr di zucchero
2 uova
buccia grattuggiata di 1 limone

Per il ripieno:
400 gr di zucca
2 uova
120 gr di zucchero
120 ml di panna da montare o una lattina di latte condensato
cannella qb

Preparazione:

Questa ricetta si inizia preparando l’impasto di base, che sarà una pasta frolla (anche se, per un dolce dal gusto più rustico, la si può sostituire con la pasta brisè): lavorate il burro freddo con la farina, a mano finchè i due ingredienti non si amalgamano, stando attenti a non maneggiare troppo l’impasto perchè non deve scaldarsi.
Aggiungete lo zucchero, la scorza di limone e le uova, inserendo un uovo alla volta.
Dopo aver ottenuto un panetto liscio, ponete la pasta frolla in frigorifero per almeno un’ora, in modo che si indurisca.

Nel frattempo preparate il ripieno: cucinate la zucca, a vapore (15 minuti), in acqua bollente (20 minuti) oppure in forno (20 minuti).
Al termine della cottura fatela raffreddare e schiacciatela con lo schiacciapatate, con il passaverdure oppure con il frullatore a immersione.
In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete la panna o il latte condensato e la cannella.
Aggiungete la zucca e amalgamate il composto.

Dopo aver tirato fuori la pasta frolla dal frigo, stendetela con l’aiuto di un mattarello e riempite una tortiera che avrete imburrato e infarinato in precedenza.
Fate aderire l’impasto con le mani e bucherellate il fondo.
Riempite la frolla con il ripieno e infornate a 200 gradi per i primi 15 minuti.
Completate la cottura abbassando la temperatura a 170 gradi per 35/40 minuti.
                                                                    
Pumpkin pie