Le giornate si fanno sempre più corte, la brina ridipinge il paesaggio, tutto tace nella campagna veneta, tranne il vento, sempre più gelido.
Nella stagione del letargo la terra si prepara a donare il suo “frutto” più prezioso.
Per secoli il “radicchio rosso di Treviso” è stato il cibo della povera gente.
Ad un certo punto questa comune cicoria spontanea, si è trasformata nel più pregiato e ricercato degli ortaggi.
Una storia affascinante che vide il suo spettacolare finale nei giorni più freddi dell’inverno.
Questo prodotto, unico al mondo, affonda le sue radici e la sua cultura in una sua area di produzione, che comprende parte delle province di Treviso, Venezia e Padova.
Solo qui, il radicchio tardivo, trova il suo palcoscenico ideale.
La forza della terra, il tepore estivo, l’amorevole cura dell’uomo.
Il gelo dell’inverno veneto, mitigato dalle tepide acque delle sorgive.
Il nuovo percorso mitigato dai cicli delle stagioni e che abbraccia un intero anno.
Sono piante preziose, rappresentano la speranza del futuro e tramandano un patrimonio genetico antico di generazioni.
Un patrimonio prezioso che non può essere disperso e contaminato.
Il radicchio in inverno, dopo le prime brinate, è pronto per essere estirpato con gesti antichi, ed il lavoro resta duro e il gelo pungente.
E dopo le acque sorgive, quando si risveglia, il radicchio passa attraverso altre fasi fino a diventare rosso e croccante e diventare inimitabile.
E’ nato il “fiore che si mangia”.
E’ un ortaggio straordinario anche per le sue caratteristiche dietetiche e nutrizionali.
Ha infatti proprietà depurative, diuretiche, toniche e antiossidanti.
Facilita la digestione, la funzione epatica e stimola la secrezione biliare, ha poche calorie ed è ricco di vitamine.
Un prodotto naturale, puro, prezioso, tutelato dal marchio IGP e garantito dal Consorzio di Treviso.
Una volta finito il raccolto ed i vari passaggi finali, ecco il nostro radicchio pronto per essere venduto in tutto il mondo.
E così arricchisce anche le nostre tavole con il suo gusto e profumo e con il suo sentore d’amaro e di acqua sorgiva , fragranza delle sue foglie slanciate.
Una prelibatezza da assaporare e che coinvolge tutti i sensi e le sue straordinarie doti le possiamo gustare specialmente in cucina.
Sia per i primi piatti che per i secondi ed i contorni.
Sono centinaia le ricette con le quali si può cucinare.
risotto al radicchio |
radicchio ai ferri |
radicchio alla piastra |
“Radicchio rosso di Treviso”, un fiore d’inverno, la cultura del sapore.
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