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20 marzo 2014

“La Pietra di Bismantova”

La gigantesca mole della "Pietra" appare all’improvviso, come un gigantesco panettone,  lungo la strada Provinciale 63.
Questo monte, a dispetto del nome, è in provincia di Reggio Emilia nel comune di Castelnuovo né Monti nell' Appennino reggiano
La Pietra di Bismantova costituisce il monumento geologico per eccellenza della montagna reggiana.
                                                                

La montagna alta 1.041 metri ha la forma di uno stretto altopiano dalle pareti scoscese, che si staglia isolato tra le vette appenniniche.
Per raggiungere questo luogo ricco di spiritualità e di bellezza naturale, si esce dall’autostrada a Reggio Emilia e poi si prosegue lungo la strada statale.
In meno di un’ora si arriva al piazzale intitolato a Dante Alighieri, che cita la Pietra di Bismantova nella Divina Commedia.
Il poeta avrebbe visitato personalmente il luogo e ne avrebbe tratto ispirazione per la descrizione del Monte del Purgatorio.
                                                                       

La sua formazione risale al Miocene medio inferiore (circa 15 milioni di anni fa).
Questa calcarenite poggiata su una base di marne argillose si è formata in ambiente marino poco profondo in una fase di clima tropicale, fatto testimoniato dal contenuto paleontologico rinvenibile: gusci di molluschi, alghe calcaree, spicole di spugna, denti di pesce, soprattutto di squalo ..
La superficie prativa è inoltre cosparsa , sporadicamente, da frammenti ceramici che testimoniano l'antica frequentazione della zona.
Occasionalmente si possono anche osservare manufatti in selce lavorata (punte di freccia, lame, schegge) che dimostrano come la Pietra di Bismantova fosse frequentata anche in epoca preistorica. La caratteristica forma della Pietra è quel che resta di una ben più estesa placca arenacea in parte smantellata perchè interessata da faglie e fratture e plasmata dall'erosione durante lo scorrere dei millenni.
                                                                       

Fanno fede di ciò i grossi blocchi staccatisi e giacenti in parte alla base delle pareti verticali che superano i 100 m, la maggior parte di questi massi è scesa lungo le pendici sottostanti, verso Casale e la Val Secchia.
Questo scivolamento è favorito tra l'altro dalla natura prevalentemente argillosa delle rocce che costituiscono le pendici sottostanti, rese plastiche dalla facile imbibizione da parte delle acque superficiali.

Veramente splendidi i fiori di diverse specie, sui fioritissimi prati della sommità.
                                                                        
Narciso
                                                                                   
Caprifoglio
                                                                                 
Prati fioriti
Da secoli sulla Pietra di Bismantova giace l’Eremo Benedettino che conserva al suo interno affreschi quattrocenteschi tutt’ora visibili al pubblico.
                                                                           
                                                                             

Adiacente alla chiesa vi è la residenza dei frati , ancora oggi è abitata.

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