“E’ come se dicesse : devo prendere posizione e dire questa cosa.
E’ quasi una testimonianza, come My Way o qualcosa del genere.
Il mondo può essere così sconcertante a volte, ti ritrovi costantemente a cercare di dargli un senso.
Dopo tutta l’oscurità e la delusione legate alle battaglie personali che hai attraversato, contempli le ceneri dell’esperienza e provi a capire il significato di tutto ciò che ti è accaduto.
E’ un po’ come guardare i resti di un edificio che è bruciato e crollato”.
Così Annie Lennox ha descritto Why.
Una canzone molto personale, quindi, come l’artista scozzese aveva già dichiarato nel 2007 in un’intervista.
Aveva spiegato che si trattava del suo primo lavoro solista e la canzone era correlata proprio alla sua decisione di intraprendere una nuova carriera : sarebbe riuscita a scrivere canzoni da sola?
Quale direzione avrebbero preso ora la sua musica e la sua vita ?
La risposta ai suoi dubbi non si sarebbe fatta attendere a lungo.
Annie scrive “Why” in circa 10 minuti, dando libero sfogo ad ansie e paure, trovando finalmente il coraggio di dire ciò che non aveva mai detto prima.
“Questo è il libro che non ho mai letto
Queste sono le parole che non ho mai detto
Questo è il sentiero che non ho mai percorso
Questi sono i sogni che invece farò”
Fu un successo strepitoso, anche in Italia dove diventerà il terzo singolo più venduto del 1992.
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