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10 marzo 2013

"Misteri, segreti, leggende"

"I fantasmi a Venezia"

Delle tradizioni veneziane fanno parte diverse storie che riguardano case maledette o infestate dai fantasmi.

"CA' DARIO"


Un palazzo legato a vicende tragiche è Cà Dario, splendido edificio sul Canal Grande fatto costruire dal  mercante Giovanni Dario che lo donò alla figlia illegittima Marietta andata sposa a Vincenzo Barbaro, uomo facoltoso, ricchissimo mercante di spezie.
Ca' Dario detiene la particolarità della facciata non in asse, inclinata sul lato destro : lo scrittore "Henry James" era infatti solito descriverlo come un "Castello di carte" pronto a cadere al minimo contatto.

Sul palazzo appare un'iscrizione in base alla quale Giovanni Dario dedicava la costruzione al genio della città, e recita : "GENIO URBIS JOHANNES DARIO", ma che secondo alcuni studiosi nasconderebbe un drammatico anagramma: "SUB RUINA INSIDIOSA GENERO", cioè : "Chi abiterà questa casa andrà in rovina".

 

Ed in effetti la lista dei proprietari del palazzo morti di morte violenta e suicidio è sorprendetemente lunga. Ad iniziare da "Marietta e Vincenzo Barbaro", che poco dopo essere andati a viverci andarono in rovina, ed in seguito il Barbaro venne ucciso accoltellato, e Marietta finì annegata.

La casa passò per eredità alla famiglia "Barbaro" nel 1500, e subito dopo l'erede Vincenzo, morì in un agguato a Candia.

Per 150 anni nessuno abitò la casa che venne poi acquistata da un mercante di diamanti orientale, "Addol Arbit", che in seguito fallì e morì in miseria. 



Ca' Dario -particolare
Nell'800 si suicidarono insieme "Rymond Brown", studioso di Venezia, ed il suo coinquilino. 
Nel 900 , il nuovo proprietario, "Charles Brigs", americano, dovette lasciare al più presto l'Italia per motivi morali dell'epoca (era omosessuale) , ed abbandonare il suo amante che si tagliò le vene dei polsi, lasciando scritte che maledivano i veneziani scritte con il sangue su uno specchio.

                                                                         
Tra il 1899 e il 1901 il poeta francese "Henry De Regnier" visse da ospite all'interno del Palazzo, fino al sopraggiungere di grave malattiva che pose termine ai suoi soggiorni veneziani.

Agli inizi degli anni Settanta l'edificio venne acquistato da "Filippo Giordano delle Lanze". Anche lui subì una tragica fine, ucciso dall’amante, un diciottenne che gli spaccò una statuetta sulla testa. Il ragazzo fuggì a Londra ma morì a sua volta per mano di sconosciuti.

Christopher "Kit" Lambert, manager del gruppo rock "The Who", acquistò "Ca'Dario" e morì cadendo dalle scale. Si ipotizzò, anche in questo caso, il suicidio.

Fabrizio Ferrari, un manager veneziano, acquistò e si trasferì a Ca' Dario agli inizi degli anni '80. Ben presto ebbe un tracollo economico, mentre sua sorella Nicoletta morì in un incidente d'auto senza testimoni, a pochi metri dalla propria auto capovolta
.


                                                                                                                                                                         
L'ultima morte violenta è stata quella di "Raoul Gardini", coinvolto nello scandalo di tangentopoli, che si suicidò con un colpo di pistola alla tempia.
La storia non sarebbe completa se non si accennasse anche alla “maledizione a distanza” di Ca’ Dario : vittima illustre il tenore "Mario Del Monaco",che ebbe un incidente d’auto gravissimo,in seguito al quale restò in coma per qualche tempo,proprio mentre stava andando a stilare l’atto d’acquisto della casa. Una catena di sangue sicuramente singolare.

Agli inizi del 2000 anche il regista Woody Allen era interessato all’acquisto della Casa che Uccide, ma lasciò perdere (per sua fortuna!). Coloro i quali raccontano di esserci stati avvertono uno strano senso di inquietudine entrandoci o anche guardandolo da fuori.



 Ora il palazzo è in possesso di una multinazionale .. speriamo che non  faccia  più  vittime .. mah .. visti i "tempi attuali" ... !!

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