Ero rimasta colpita dalle poche cose lette su quella rivista e confermate poi dalla mia ricerca ho trovato quanto segue :
“Scozia”, fine dell'Ottocento: un contadino aiuta un bambino che sta sprofondando nel fango, per sdebitarsi, il padre si offre di pagare gli studi al figlio.
Se questo incontro non fosse avvenuto, “Alexander Fleming” non avrebbe potuto laurearsi, il mondo non avrebbe avuto la penicillina e “Churchill”, il bambino salvato, non avrebbe guidato l'Europa fuori dalla seconda guerra mondiale.
Soltanto coincidenze?
Quante volte ci è capitato di pensare a una persona che non vediamo da anni, e subito dopo incontrarla? Oppure, mentre ci dibattiamo in una scelta, di ritrovarci tra le mani un oggetto che sembra puntare in una precisa direzione?
Da secoli filosofi, uomini di fede e di scienza - da “Seneca a Jung” - si interrogano sulla perfetta sincronicità di questi fenomeni e la risposta è stata inequivocabile : il caso non esiste.
"Le coincidenze", nella loro straordinaria unicità che travolge le leggi fisiche e matematiche, non possono che essere la manifestazione di una volontà superiore. Così il Destino ci parla e ci mostra la via per essere sereni, appagati, felici.
"Marco Cesati Cassin" ha raccolto innumerevoli testimonianze ed esempi, dalla storia e dalla cronaca, e ha imparato a cogliere il disegno nascosto di questi eventi imprevedibili.
Dopo anni di studio, ci spiega come riconoscerli, seguirli e abbracciarli con fiducia.
Anche se sembrano non avere senso o ci inducono a decisioni irrazionali, persino quando intervengono sotto forma di incidenti o malattie...
(dal web)
La forte attenzione riservata a questo romanzo è stata accompagnata da numerose critiche sulla veridicità delle coincidenze che lo scrittore presenta come ‘documentate’, ma che dalla maggior parte degli studiosi sono considerate semplici leggende.
L’autore ha però ribadito in varie occasioni di non aver realizzato una raccolta di eventi eccezionali.
«Il senso del mio romanzo - sottolinea "Marco Cesati Cassin" - non è sbalordire con racconti spettacolari, bensì far capire al maggior numero di persone che a tutti accadono “coincidenze significative”. È, quindi, opportuno risvegliare il nostro spirito, per far sì che questi segnali che ci arrivano siano colti e ascoltati».
«Il caso non esiste. C'è sempre un motivo».«La coincidenza è come un lampione che si accende e ti fa vedere dove stai andando».«Nasciamo senza saper parlare e moriamo senza aver saputo dire».
Ho così scoperto che prima, aveva scritto un altro libro : “Il ricercatore di emozioni” .. certo entrambi da leggere .. nella vita cerchiamo sempre di scoprire .."il perché dei tanti perché".. anche se personalmente mi sforzo di evitare di riflettere e meditare su questi argomenti, che considero molto impegnativi e alla fine senza una risposta certa o una soluzione .. però .. però ..
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