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7 aprile 2013

"Vinitaly a Verona"

Torna in "Fiera a Verona" l'appuntamento con "Vinitaly", il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati ..  anche per l'edizione 2013.
"Da oggi, domenica 7 a mercoledì 10 aprile, in "Fiera a Verona".. ritorna il grande appuntamento con Vinitaly.
Giunto alla sua 47ª edizione, Vinitaly non è una semplice fiera ma un evento d'eccellenza nel panorama internazionale e un'opportunità di incontro per gli appassionati del mondo del vino e rappresenta la manifestazione per eccellenza in tema di vino e distillati e della loro produzione.

Quattro giorni di grandi eventi, rassegne, degustazioni e workshop mirati all'incontro delle cantine espositrici con gli operatori del comparto, assieme ad un ricco programma di convegni che affrontano ed approfondiscono i temi legati alla domanda ed offerta in Italia, Europa e nel resto del mondo.
                                   

I Cinesi adorano le griffe, e anche nel vino ricercano l’idea di status symbol e lusso: insomma, Brunello di Montalcino e Barolo come Valentino e Prada.
I Brasiliani, amano sperimentare nuove etichette mentre i russi sono disposti a spendere grosse cifre. È questo l’identikit dei nuovi consumatori mondiali, potenziali mercati di riferimento del futuro per il vino made in Italy, di cui si parlerà a Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimento del settore di scena a Verona dal 7 al 10 aprile.
La Cina : E’ invece faticoso far entrare il consumo di vino nelle abitudini della classe media cinese, molto conservatrice. Su un punto tutti i produttori italiani che stanno lavorando con la Cina sono concordi: i tempi di reazione al vino, quello italiano in particolare, sono lenti, perché i vini-icona sono soprattutto quelli francesi, presenti in Cina da oltre vent’anni, mentre le nostre etichette devono ancora accreditarsi definitivamente in questo senso.
Diverso il discorso per la Russia : il consumatore di vini italiani appartiene ad un target medio-alto e cosmopolita, residente in prevalenza nelle grandi città come Mosca e San Pietroburgo, e abituato a viaggiare, spesso in Italia. Anche per i russi le nostre etichette rappresentano uno status symbol, legato al lifestyle italiano. Grazie a frequentazioni assidue del nostro Paese, conoscono sempre più le denominazioni e i terroir di casa nostra e, anche se sono disposti a spendere grandi cifre, lo fanno sempre più con cognizione di causa: amano sfoggiare, quindi, ma non sono disponibili a farsi ingannare.

                                   

In Brasile, invece, l’interesse per il vino sta crescendo lentamente, ma con costanza: qui le bevande tradizionali sono infatti la birra e la cachaça. Il  Brasile, essendo anche produttore, sta promuovendo azioni interne per incrementare il consumo responsabile di vino e l’Italia spera di far conoscere sempre di più .. Il vino toscano che già fa la parte del leone, in particolare il Chianti, ma sono molto diffusi anche Prosecco e Lambrusco.
Infine, l’India : un mercato che si è appena aperto al vino, e in cui il target dei consumatori è in espansione. Anche qui il vino si ordina e si beve soprattutto nei ristoranti e negli hotel di lusso, ma grazie alla lunga tradizione coloniale di stampo anglosassone le abitudini occidentali sono, rispetto alla Cina, molto più diffuse ed accettate.
                                      


Ma com'è bello il vino
rosso rosso rosso
bianco è il mattino
sono dentro a un fosso
e in mezzo all'acqua sporca
mi godo queste stelle
questa vita è corta
è scritto sulla pelle

Ma com'è bello il vino
bianco bianco bianco
rosso è il mattino
sento male a un fianco
vita vita vita
sera dopo sera
sfuggi tra le dita
spera, mira, spera
....                    

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