Da sempre sotto i riflettori, proprio lei che non ne aveva bisogno.
Perché, si sa, le stelle vivono di luce propria.
Troppo bella, troppo ricca, troppo brava e quindi troppo sola.
«Sono sola. Sempre sola comunque sia», scriveva nei suoi diari che ora rivivono nel film Love, Marilyn.
Affidava i suoi pensieri alla carta e poi li abbandonava - quasi fossero tracce - su quel corpo divenuto immortale, nella speranza che qualcuno li riconoscesse e li raccogliesse in un abbraccio d'amore.
«Ma la gente non la vede», non li vede, «spiazzata - come cantava Ligabue - da una luce senza futuro».
E allora Marilyn soffriva e scriveva, e poi, di fronte all'obiettivo, rideva e sorrideva, perché il mondo attendeva quello.
in mezzo a tutta
questa gente
sei tu che vuoi
o in fin dei conti non ti frega niente
Tanti ti cercano
spiazzati da una luce senza futuro.
Altri si allungano
vorrebbero tenerti nel loro buio
ti brucerai
piccola stella senza cielo.
Ti mostrerai
ci incanteremo mentre scoppi in volo
ti scioglierai
dietro a una scia un soffio, un velo
ti staccherai
perche' ti tiene su soltanto un filo ..
Lei preferiva «lasciare agli altri la convinzione di essere migliori», preferiva tacere e sorridere.
Forse perché sapeva che le stelle, da lassù, continuano a pulsare anche quando non esistono più.
Marilyn Monroe brilla ancora oggi, dopo più di mezzo secolo dalla sua scomparsa, il 5 agosto 1962.
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