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21 gennaio 2014

“Claudio Abbado, la magia del suono"

Anche lui, uno dei più illustri direttori d’orchestra del mondo oltre che senatore a vita (nominato lo scorso agosto), ci ha lasciato.
Fu il padre Michelangelo, un valente violinista, che indirizzò i figli al rigoroso, ma nello stesso tempo libero e giocoso, studio delle sette note.
Del resto nacque in una famiglia di musicisti : la madre, Maria Carmela Savagnone, palermitana,  pianista e scrittrice.
Il fratello Marcello, di sette anni più grande di lui,  pianista, compositore e poi direttore del Conservatorio milanese, mentre la sorella Luciana fu la fondatrice del  “Festival MilanoMusica”.
                                                                      
Un giovanissimo Claudio Abbado

Studia al Conservatorio di Milano fino al 1955 e lavora con l’Orchestra d’archi del padre.
Sono gli anni in cui nasce il suo legame con Vienna dove si reca, tra il ’56 e il ’58, vincitore di due borse di studio insieme a Zubin Mehta, e dove assiste al lavoro di maestri che vanno da Bruno Walter a Herbert von Karajan.
                                                                    
Staatsoper di Vienna
Subito dopo vince il premio Koussevitzky e viene invitato in America, ma decide di tornare in Europa per debuttare nel ’59 a Trieste.
                                                                            
Claudio Abbado
Claudio Abbado ha debuttato nel 1960, giovanissimo, al Teatro alla Scala di Milano, di cui è stato direttore musicale dal 1968 al 1986.
                                                                         
La Scala - Milano

E’ stato inoltre, direttore musicale della “Scala di Milano”, della “Staatsoper di Vienna” e direttore artistico dell’”Orchestra Filarmonica di Berlino”.
                                                                                                                                                    
 Philharmonie di Berlino
Della sua ampia discografia, si ricordano le registrazioni integrali delle opere sinfoniche di Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Brahms, Čajkovskij, Mahler, Ravel, Prokof’ev, e delle principali opere liriche di Mozart, Rossini, Verdi, e Wagner.

                                         Beethoven: "Egmont" Overture

“Quello che Beethoven pensa della Pastorale non lo sapremo mai, perchè in questa sinfonia egli, diversamente dal solito, non pensa ma si contenta di guardare”
Alberto Savinio

Fra le realizzazioni più recenti, si segnalano quelle con l’Orchestra Mozart, la Lucerne Festival Orchestra e la Mahler Chamber Orchestra.
Tantissimi sono i premi che il Maestro ha ricevuto nella sua lunga carriera.
Nella musica ha sempre cercato valori e sentimenti, oltre la perfezione dell’arte, sicuro che possa essere anche salvifica, tanto da essersi dedicato alla creazione di varie orchestre giovanili, affascinato dal modello di  “El Sistema venezuelano”, che, diceva, gli ha «riconfermato che la musica salva davvero i ragazzi dalla criminalità, dalla prostituzione e dalla droga: facendo musica insieme trovano se stessi» e aver provato a crearlo anche in Italia.

                                                                       
Il Maestro Abbado

Grande Maestro e grande Musicista, oltre all’attenzione per i giovani, Abbado ebbe sempre particolare riguardo anche alla creazione di nuovi spazi per la musica.

Ascoltare, il problema più grosso di oggi è riuscire ad “ascoltare” cominciando da sé stessi  e riuscire ad ascoltare anche gli altri, l’altro .. il diverso .. ancora una volta.

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