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1 febbraio 2014

“Aspettando il Carnevale .. 2014”

A Venezia questo è il tema di quest’anno :
“Il Carnevale del fiabesco, del meraviglioso e del fantastico”
                                                                
                                                               

Lusso, eccessi e divertimento. Sguardi maliziosi e tirabaci : Venezia apre le sue porte pronta ad accogliervi nel turbinio del Carnevale.
Occhi in alto e fiato sospeso per il "Volo della Colombina" e poi di corsa tra calli e canali alla ricerca dello spirito di Casanova.

Venezia
Camminando tra calli e piazzette, verrete rapiti dall'atmosfera unica che rende Venezia una delle città più belle del mondo.
Tappe obbligate sono Piazza San Marco, con la basilica omonima e la cima del suo campanile, e il vicino Ponte dei Sospiri, che conduce al carcere da cui evase Casanova.
E ancora il Ponte di Rialto, il Palazzo Ducale con gli appartamenti privati del doge e il Teatro La Fenice.
 “Il Carnevale del fiabesco, del meraviglioso e del fantastico”: ecco il filo conduttore del programma 2014.
                           

Dal 15 febbraio al 4 marzo Venezia propone il mascheramento ispirato alle fiabe storiche della tradizione europea, alle novelle arabe e mediorientali, ai simboli votivi delle culture africane e mesoamericane fino alle allegorie indiane, mongole e dell'antico Catai.
2 marzo : “domenica di Carnevale” 2014
4 marzo  : “martedì grasso” 2014
Ultimo giorno per festeggiare il Carnevale.
                                         
                                                                 

“LA NATURA FANTASTICA”
Il Carnevale del fiabesco, del meraviglioso e del fantastico. Il Carnevale della fantasia e della natura.Un Carnevale globale perché ogni cultura ha, fin dalle proprie origini, attinto al patrimonio del fantastico e del fiabesco come metafora narrativa della vita.
Un Carnevale dell'attualità perché il fiabesco naturalistico è il modo con cui affrontare, nella festa, i temi profondi del rapporto tra il genere umano e l'ambiente: i boschi, le valli, i mari, i monti, le lagune e le misteriose creature animali e vegetali che li abitano.
Tutti conoscono l'esigenza dell'uomo di raccontare il misterioso naturalistico mediante la favola.
Le culture planetarie, prima nella forma dei miti, poi in quella della natura antropizzata di cui tanta parte si trova nella tradizione favolistica mondiale, dispiegano un giacimento infinito di simboli e di caratteri intorno alla creazione e all’origine della vita, agli elementi atmosferici, agli esseri vegetali e alle creature animali.
                                                                                 

L'obiettivo sarà quello di stimolare il pubblico della festa a riscoprire, con i mascheramenti individuali e con quelli urbani, il rilievo del fantastico, popolare e colto, esoterico e didascalico, nel suo rapporto tra l'uomo e l'ambiente.
Venezia è in questo, come tutti sanno, un miracolo della fantasia essa stessa.
Un pesce nella laguna, il punto d’intersezione delle culture alpine da un lato, dell'infinita landa d'acque che le galere percorrevano incessantemente sino all'Egitto dall’altro.
Città interfaccia di Oriente e Occidente, dove i miti, e le paure, delle creature mostruose e stupefacenti d’oltremare venivano tradotti in narrazione, pittura, ornato architettonico, per poi essere esportati in Europa lungo i canali e le strade battute dai mercanti.
                                                                      

La natura e i suoi frutti possono trovare, nel Carnevale di Venezia, una nuova attualità nei personaggi mitologici delle culture classiche, nelle ninfe e nelle Nereidi, come nelle invenzioni del moderno, delle quali la rifiorita letteratura fantastica di questi anni documenta la forte attrazione da parte del favolistico contemporaneo.
                                                                       

A Venezia, nel Carnevale 2014, verrà rappresentato un enorme dizionario della fantasia: ogni maschera diventerà simbolica traccia materiale di uno straordinario incontro dello spazio con il tempo, laddove in qualche luogo nella nostra storia uno o più esseri umani hanno concepito un mito e ne hanno fatto immagine e narrazione.
Un dizionario del fantastico senza tempo, un’enorme mappa morfologica della creatività umana libera da costrizioni e felice di esplorare la natura con i suoi misteri, di cui dar conto con forme, suoni e attitudini, libere di viaggiare nelle teste dei nostri antenati come quelle dei nostri bambini.
                                                                             

Per la città di Venezia, per le sue numerose istituzioni culturali, è un'occasione per contestualizzare nel territorio Veneto e lagunare la presenza del fantastico: dai boschi del Cansiglio alle cime delle Alpi, dagli orti e frutteti del Garda alle valli lagunari, dalle isole dell'Oriente oltremarino ai Fondaci armeni, turchi e greci.
Un mondo di favola alimentato dai profumi e dai sapori dei forestieri, cresciuto nei segreti suoni delle lingue che i mercanti portavano dall'Oriente e dal nord Europa, documentato negli idiomi dei Principi e dei viaggiatori che affrontavano il lungo viaggio per Venezia, maestra di civiltà.

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