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27 febbraio 2014

“Dimmi come mangi “..

 .. e ti dirò chi sei.

Breve viaggio intorno alle nostre passioni culinarie.

Per conoscere una cultura, basta sedersi a tavola .. vi dirà di un popolo più di un trattato di storia e della psicologia di un individuo .. più dell’oroscopo.
“Cibo, specchio dell’anima”, dunque.
                                                       

Chi ama gli altri cucina per loro.
Chi vive d’amore non mangia.
                                                                     

Gli aggressivi sono impazienti e rumorosi.
Sceglie i cibi caldi chi ha bisogno di coccole.
I cibi freddi esprimono voglia di libertà.
Gli ingordi “divorano” per mancanza d’affetto.
                                                               

Gli ascetici non mangiano.
Gli avari trattengono senza mai restituire.
Le persone sensuali si gustano i piatti, commentano i profumi.
Per i timidi, infilzare un’oliva può diventare un dramma.
Gli scialbi e gli annoiati mangiano come capita e, soprattutto, non mettono mai un mazzo di fiori a tavola.
Gli uomini sanno cucinare come e a volte meglio delle donne, così il maschile può essere visto nella carne : erano gli uomini ad occuparsi della caccia.
La carne era considerata, fin dai tempi di Carlo Magno, l’alimento dei guerrieri.

Le ricette più raffinate indicano uno “status symbol” .. trattato ad arte, il cibo è anche simbolo di potere.
Ciò che rende più intrigante un piatto è la ricetta.
E quando ci troviamo davanti a piatti “emblema” come le lasagne, la costata alla fiorentina, i frutti di mare, i rigatoni .. che cosa raccontiamo di noi ?
                                                                        
                                                                          
                                                                            

“Sono come l’Inno di Mameli”.
L’Unità d’Italia non teme pericoli quando la si affronta in cucina.
Senza contare che ci sono cibi che fanno identità e cibi che non la fanno : basti pensare agli spaghetti o ai rigatoni .. sono come “Cartier”.
                                                                        
                                                                           

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