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12 giugno 2014

“Chérasos”

Pare che la ciliegia, in  greco Chérasos, abbia origini greco-turche.
Plinio il Vecchio scrive che questo frutto era stato importato a Roma dalla Turchia, intorno al 72 a.c, e che poi la coltivazione si era diffusa per tutto l'impero.
Oppure vengono chiamate anche "frutti luculliani" perchè sembra che si debba a L.L. Lucullo, militare romano, il merito di averle portate in Italia.
                                                       

In giro per il mondo, poi, esistono moltissimi miti legati alle ciliege.
In Grecia è il frutto della dea della bellezza, Venere.
In Sicilia è un frutto che porta fortuna agli innamorati, ma in Finlandia sembra che, a causa del suo colore, sia simbolo del peccato.
Anche in Inghilterra sognare un albero di ciliegio è presagio di sventura, mentre i Sassoni credono che proprio quegli alberi siano dimora di divinità che proteggono i campi.
Ma è in Giappone che troviamo proprio il mito del ciliegio e dei samurai.
Infatti pare che il colore rosato dei fiori del ciliegio, in origine bianchi, sia dovuto al sangue versato dai samurai che, morti in battaglia, venivano sepolti proprio sotto a questi alberi.
                                                         

Le ciliege, gustose e dissetanti, sono un frutto tipicamente estivo che si raccoglie tra Maggio e Luglio.
Il colore caratteristico è il "rosso", anche se può variare da un giallo chiaro, al rosso rubino, per arrivare anche ad una sfumatura vicina al nero.
La forma è sferica, con dimensioni dai 0,7 ai 2 cm di diametro, ma alcune possono sembrare dei piccoli cuori.
                                                                    

Un frutto affascinante, con San Gerardo come santo protettore, lo possiamo trovare sia nei quadri di soggetto sacro che nelle poesie di Neruda, senza dimenticare i tanti detti popolari di cui è protagonista.
Ne esistono tante varietà, distinguibili per colore, grandezza e sapore.
L'Amarena è forse quella più diffusa (di colore rosso intenso e dal sapore acidulo). 
Il Durone Nero di Vignola è grosso e dolce, di colore tendente al nero.
La ciliegia del Monte, della Campania, invece, ha un colore diverso a seconda del lato e una polpa gialla e croccante.
Il tipo Badacsony è di forma allungata, con la buccia rosso scuro mentre la Bell'Italia, trentina, è piccola e con una polpa dolce e tenera.
                                                                     

Questo frutto racchiude nelle sue piccole dimensioni molte proprietà nutritive che lo rendono prezioso per la nostra salute.
Le ciliege sono ricche di vitamine C e A, sono potenti alleate contro i radicali liberi perchè contengono acido folico, calcio, potassio e magnesio.
Hanno proprietà disintossicanti e depurative, infatti spesso si usano per preparare decotti e tisane.
Ci aiutano anche a proteggere la pelle dal sole perchè ricche di caroteni e sali minerali e, se non bastasse, sono povere di calorie e di zuccheri.


Ad ogni modo se vi ricordate di esprimere tre desideri dopo aver mangiato le prime ciliege dell'anno sembra che questi si avverino.

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