Fra il Quattro e Cinquecento, i "Baschenis", pittori itineranti bergamaschi, affrescano buona parte delle chiese delle "Giudicarie", della Val di Non e della Val di Sole creando un patrimonio pittorico di rarà unità stilistica, contraddistinta da una fresca vena discorsiva di schietta impronta popolare e dalla singolare fusione di elementi gotici e rinascimentali, che, pur con tutti i limiti, oltre a riassumere in chiave figurativa le vicende della zona, lascia brani pittorici di notevole incidenza poetica, alla quale concorre la bellezza dei luoghi in cui sono inseriti.
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Le chiese dipinte da questi instancabili pittori bergamaschi, isolate nei cimiteri montani ( che sono proprio attorno alle chiese), oppure inserite in paesi dalle originali architetture rustiche, gli affreschi votivi che esprimono la devozione di popolazioni montanare, fiduciose nell'aiuto divino nonostante le asprezze della vita quotidiana, costituiscono un itinerario di sicuro fascino.
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