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25 marzo 2013

Che dice la pioggerellina di Marzo?

Che dice la pioggerellina di Marzo? 

Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Passata è l’uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia,
domani uscirà Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d’ale,
di nidi,
di gridi,
di rondini ed anche
di stelle di mandorlo, bianche...
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Ciò canta, ciò dice:
e il cuor che l’ascolta è felice.
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto
(Angiolo Silvio Novaro)



La pioggia annuncia che il triste inverno è finito, anche se ha piovuto parecchio questo fine settimana ..
Tra le nuvole nere e grigie che si mostrano nel cielo, la Primavera sta per mostrarsi e sarà vestita a festa piena di fresche viole e di primule rosse.

                                                                        
Angiolo Silvio Novaro  è stato un poeta e scrittore italiano, aderente al Minimalismo.
Nacque a Diano Marina il 12 novembre del 1866, ma con la famiglia si trasferì presto ad Oneglia per prendere il suo posto nella ditta olearia di famiglia la "P. Sasso e Figli" di proprietà della madre Paolina Sasso.
Angiolo Silvio visse appartato e in riserbo nella "Casa Rossa" a Oneglia, dove scrisse le sue opere.
Le sue prime opere sono romanzi e novelle di ispirazione verista, pubblicati su riviste del tempo.
Poi, dopo il matrimonio con Laura Butta nel 1894 e la nascita del figlio Jacopo, la sua produzione si arricchì di liriche, raccolte nel suo libro più famoso “Il Cestello”, dove si trova una poesia dedicata alla sua bella terra Diano Marina.
Nella sua vita Angiolo ebbe amicizie molto importanti come “Giovanni Vera” e “Gabriele d'Annunzio”. 
Il dolore per la morte di Jacopo durante la prima guerra mondiale determinò un'opera di intensa commozione: “Il fabbro armonioso”.
Della sua opera poetica si ricorda particolarmente la poesia : “Che dice la pioggerellina di marzo”?, per decenni presente su migliaia di sussidiari, che generazioni di studenti italiani hanno imparato.
Morì ad Oneglia il 10 marzo 1938.
(dal web)

8 commenti:

  1. Ciao Feli, pensa che utilizzo da sempre l'Olio Sasso e non ho mai saputo che apparteneva alla famiglia di questo meraviglioso scrittore. Si impara sempre qualcosa di nuovo!!!Salutoni Floriana

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  2. Ciao Floriana, ecco vedi ? .. a parte l'olio che è buono, ora sappiamo anche che il figlio era un poeta e che poeta !!
    Un abbraccio
    feli

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  3. L'ho imparata alle elementari,mi pare dallo stesso libro.Buona primavera anche a te!

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  4. Ciao Olgica .. buona primavera anche da parte mia ..
    e grazie per leggere il mio blog ..

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  5. Non riesco a sapere cosa fosse il moro citato nella poesia.C'è un'anima buona che me lo dice? Grazie.

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    1. Carissimo sono Gianni il moro della poesia si può ricondurre al Moris alba o al Moris Nigra ambedue gelsi saluti

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