Da sempre influenzata dalla politica espansionistica della vicina e potente Viterbo.
Vitorchiano a partire dal XIII secolo, si lega solennemente a Roma, tanto da fregiarsi nel proprio stemma della sigla "SPQR" e ad inviare annualmente dieci uomini alla Guardia Capitolina, i cosiddetti "Fedeli di Vitorchiano".
E’ un ridente paese che si trova alle falde dei monti Cimini, in una posizione particolarmente felice e ideale per la posizione geografica, in quanto facilmente raggiungibile da Orte, da Viterbo, da Firenze (circa due ore) e da Roma (una ventina di minuti).
Le poderose mura, cui si accede attraverso la "Porta Romana", l’unica della città, conferiscono all’antico borgo un aspetto austero e allo stesso tempo decisamente suggestivo.
Le abitazioni poste a ridosso di enormi massi di "peperino" a forma di conca, sembrano esserne la naturale continuazione.
Una delle caratteristiche di Vitorchiano è la pietra, il "peperino", unica in questo contesto.
Una pietra naturale di altissima qualità adatta ad impieghi di ogni tipo.
Così si iniziò anche l’estrazione di altri materiali prestigiosi e unici al mondo quali la "Santafiora" la "Grigioperla", la Pietra dorata e la Lava grigia che per qualità e compattezza è migliore del peperino.
Grazie a questi materiali si sono potute realizzare opere come i rivestimenti del "Parlamento di Strasburgo" , il Palazzo di Giustizia di Firenze ed altre opere molto importanti sia in Italia che all’estero.
Il territorio presenta una particolare conformazione orografica , dovuta alla natura vulcanica del terreno.
All’interno, il territorio dei monti Cimini, è ricchissimo di pregiati castagneti e poco vicino, dolci colline e imponenti querce fanno da sfondo a poderi con vigneti.
Vigneti con la peculiarità di avere impiantato vitigni legati all’internazionalità, che producono il Sangiovese, il Montepulciano.
Ed è appunto la natura argillosa del terreno, unita all’azione mitigatrice del mare e del vicino lago vulcanico di Bolsena, a conferire a questi vini, profumi, caratteristiche organolettiche e gradazioni alcoliche davvero uniche.
Ed è in questo luogo incantevole e prestigioso che si trova il Monastero delle Monache Trappiste e delle loro MARMELLATE ..
Le monache trappiste, che seguono la Regola Benedettina, coltivano i terreni interni alla clausura monastica e ne ricavano eccellenti prodotti, con i quali mantengono se stesse e aiutano le fondazioni che hanno avviato in varie parti del mondo.
Tra i loro prodotti, le marmellate e le confetture, l’eccezionale olio extravergine di oliva e il loro vino bianco.
Il prodotto principe delle loro intense fatiche restano senza dubbio le confetture, preparate soltanto con frutta e zucchero, su precisi dettami delle antiche ricette locali.
Fra le varietà : amarene, pesche, marroni, albicocche, agrumi, prugne, fragole, frutti di bosco, mele cotogne e la Confettura di pomodori verdi.
Se vi recherete nel monastero, all’ingresso troverete uno spaccio, che rivende tutte queste specialità, presenti nelle migliori boutique del gusto d’Italia.
La loro produzione è cresciuta, arrivando a una qualità impareggiabile.
Impareggiabile è soprattutto la confettura di marroni che vale un dessert, e tutto il resto.
Questa è la loro bellissima storia.
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