Translate

23 aprile 2016

“400 anni di mito”

Eventi, spettacoli e manifestazioni in tutto il mondo per celebrare l'anniversario di morte di Shakespeare.
E anche la metro cambia i nomi delle stazioni.

“Essere o non essere”.
Forse mai l’amletico quesito troverà pace e risposta.
Quello che certo è che in quanto a essere, William Shakespeare, di cui domani ricorre il 400esimo anniversario di morte, è un genio, un mito senza tempo la cui popolarità non accenna a sbiadire.
Anzi.
Celebrato dal cinema, dal teatro, dalla letteratura, dal marketing e pure dai social: non c’è un campo nel quale il Bardo non conquisti, primeggi.
                                                                   

E i social rubano dai suoi capolavori.
Su di lui si sa poco, tanto che sono fiorite varie leggende e supposizioni, compresa quella che non sia mai esistito e fosse solo lo pseudonimo di altri, ma questo non cambia il fatto che i suoi 37 testi teatrali, tragedie e commedie, da quattro secoli continuamente rappresentati in tutto il mondo, siano una delle espressioni più alte dell'arte occidentale.
Sarà grazie alla capacità di indagare il cuore e l'animo umano, sarà che in esse ancora possiamo riconoscerci.
Non a caso su Twitter, Facebook e gli altri social le sue frasi e gli aforismi spopolano.
                                                                        

Un mito senza tempo
E non è stato da meno per i suoi personaggi, che sono diventati icone ben note: dal grandissimo e esemplare Amleto, a Lear padre e re, Macbeth sanguinario con la sua Lady, gli amanti Romeo e Giulietta, il divertente Falstaff, la seduttrice Cleopatra, il perfido Jago con Otello, Antonio nel Giulio Cesare, l'ebreo Shylock, Riccardo III e la brama di potere, il mago Prospero della Tempesta.
Inutile poi dire che alcuni dei suoi capolavori li sentiamo molto vicini. 


L’Italia infatti è molto presente nella vasta cultura di Shakespeare, che ambienta a Roma, Verona, Venezia sue opere e prende spesso ispirazione da nostri scrittori, da Boccaccio come Bandello o Ariosto.
                                                              
      
E poiché si suppone che il poeta inglese sia morto il 23 aprile del 1616, all'età di 52 anni e, così, da inizio 2016, l'Inghilterra, ma anche il mondo intero, si sta preparando a onorare la ricorrenza con decine di festival, opere, omaggi e tributi ad più grande uomo di teatro dai tempi di Euripide.
                                                                
                                                                   
                                 
Scende ad Amleto o a Lady Macbeth?
Per l'occasione la metropolitana di Londra ha rinominato tutte le fermate dedicandole ai più celebri personaggio cantati dal Bardo.
Per l'occasione la società dei trasporti della capitale, che ha lanciato l'iniziativa in collaborazione con il Globe, ha anche pubblicato una piantina della Tube per orientarsi nell'intricato mondo (sotterraneo) di William Shakespeare.
Ogni linea della metropolitana è stata dedicata a un tema della poetica shakespeariana ed ogni stazione è stata ribattezzata di conseguenza.

                                                                              



Attenzione ai nuovi nomi!

Nessun commento:

Posta un commento